Visita guidata alla mostra con l’autore degli scatti Alessio Franconi.
Patrocinata dalla Commissione Europea ed esposta sia in Italia che in Europa, l’esposizione nasce con lo scopo di ricordare le sofferenze di chi ebbe a combattere quella Guerra e di non dimenticare il costo del sacrificio umano. Una mostra fotografica che, attraverso una selezione di scatti relativi al fronte italo-austroungarico delle Alpi, spiega la Grande Guerra illustrando i luoghi dei combattimenti. Una guerra corpo a corpo, con continui assalti in trincee inespugnabili, episodi tragici, orrori, drammi e disumanità.
Per Alessio Franconi, autore del reportage fotografico, “È stato un insegnamento di vita, un percorso introspettivo verso una maggior comprensione del mondo contemporaneo; osservare dal vivo i luoghi della Grande Guerra è un’esperienza faticosa e dolorosa dal momento in cui ancora si possono vedere le ossa sparse sui campi di battaglia”. Campi che l’autore ha ritratto in bianco e nero, a cento anni dalla fine delle ostilità.
Il progetto di Alessio Franconi è il risultato di un lungo lavoro durato oltre cinque anni. L’autore si è recato lungo tutto l’arco alpino passando dalla Slovenia, dall’Italia e dall’Austria lungo quello che fu il fronte italo–austroungarico della Prima Guerra Mondiale, raggiungendo campi di battaglia a oltre 3000 metri di quota. Nel 2017, con una lunga e delicata missione fotografica, ha attraversato i Monti Carpazi, per ricordare il dimenticato fronte orientale raggiungendo l’Ungheria, l’Ucraina, la Polonia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca.
Ingresso gratuito, richiesta la prenotazione a drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it
Luogo:Palazzo Besta - Ore 15.00